Hai varcato la soglia dei Freelance e senti già le palpitazioni? Fai parte di un’Agenzia ma devi ancora regolare i battiti?
Non ti preoccupare, ci siamo trovati tutti nella stessa situazione, ed ecco perché ho deciso di realizzare questa guida per svelare alcuni segreti del mestiere che spero ti siano d’aiuto!

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Inizia con il curare la tua presenza online. Sii partecipe sia sui social network più comuni (Facebook, Instagram) che sui portali di settore (Behance), ma non sottovalutare anche l’ipotesi di avere un sito, dove potrai parlare di te e del tuo lavoro in maniera più approfondita. Un buon portfolio può essere un biglietto da visita vincente per riuscire ad accaparrarsi il committente. Viviamo in un’epoca dove basta un link per mostrare il proprio potenziale, ed allora che aspetti a sfruttare tutti gli strumenti a tua disposizione?

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Una volta evidenziata la tua presenza in questo cyberspazio, il passo successivo è quello di pubblicizzarti. Manda mail, scrivi a potenziali clienti, presentati alle loro porte, insisti, fatti vedere, esci di casa, parla con più persone possibili del tuo lavoro, il passaparola è un’arma che ti può restare utile, sfruttala.

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Sei riuscito a farti contattare per una commissione? Benissimo, adesso inizia il bello. La prima cosa da fare è organizzare un incontro conoscitivo con il papabile cliente. Di solito i clienti sanno quello che vogliono solo quando lo vedono. Cerca di conoscerli, fai più domande possibili al costo di sembrare ripetitivo. Meglio informazioni doppie che a metà. Comprendi dove vogliono andare a parare, ma cerca sempre di avere la tua idea. Mai farsi guidare completamente da loro, altrimenti a cosa serviresti? Se ha chiamato proprio te è perchè da solo non riesce ad ottenere un certo tipo di servizio.

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Ok, hai capito cosa vuole. Ora andiamo a preparare un preventivo. Il preventivo è il primo vero scoglio scivoloso che troverai: come essere equi e onesti senza screditarsi? Crea un planner di tutte le attività di cui il cliente ha bisogno e attribuiscigli una tariffa in base alle ore che impiegherai per realizzarle.
Come calcolare la tua tariffa oraria? Inizia creando una timeline di tutti gli step che dovrai eseguire per portare a termine il lavoro; dovrai calcolare quante ore ci metterai a finire il lavoro, moltiplica le ore per il tuo costo orario, ed ecco fatta la valutazione economica. Nel calcolo non ti scordare dei viaggi che dovrai fare per incontrare il cliente, dei costi di affitto, di quelli dei software, di eventuali contenuti stock e font.
Cerca di non lasciare niente in sospeso: meglio una voce in più da escludere che una in meno, una volta approvato il preventivo difficilmente ti sarà possibile aggiungerla!
Non dimenticare di richiedere un anticipo. L’anticipo, molto spesso sottovalutato, convalida il rapporto di lavoro.

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Il cliente ha accettato il preventivo? Ottimo, adesso tocca davvero a te. Inizia con il fare delle ricerche sul settore di competenza del committente. Come si muove la sua concorrenza, quali sono i colori più adatti a quel bacino di utenti, vai a vedere i lavori di altri designers, prendi spunto, osserva, elabora, ma NON COPIARE assolutamente: meglio un lavoro mediocre innovativo che uno eccellente copiato.

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Disegna, fai delle bozze, spreca carta bianca e finisci tutte le matite. L’idea non nasce sul documento finale. L’ispirazione arriva dagli scarabocchi, da punte spuntate, da una mente libera di viaggiare e di esplorare luoghi mai visitati.
E se dovessi avere il famoso “blocco del designer”, non ti abbattere, è solo arrivato il momento di una pausa: ascolta della musica, guarda un film, leggi, fai una passeggiata, vedrai che l’idea arriva, quando meno te lo aspetti!

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Abbiamo l’idea? Molto bene, ora è il momento di metterla a pulito. Cura ogni dettaglio, non tralasciare niente, perchè quello che lasci in sospeso poi te lo porti dietro fino alla fine, e mettere le mani su un prodotto finito è sempre più difficile che aggiustarlo strada facendo. Cerca di usare il software adatto alla tipologia di lavoro. Un logo non potrai crearlo con Photoshop, scontornare con InDesign non è la soluzione giusta. Pensa a tutto, anche ai futuri adattamenti che per il momento non ti sono stati richiesti, ma per i quali hai intuito una possibile variante. Sono cose che ti ritroverai poi, ne sono certo.

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Il lavoro è pronto, tu sei soddisfatto? Hai messo tutto te stesso? Tu inseriresti quel lavoro nel tuo portfolio? Se tu fossi il cliente, saresti contento di pagare questo lavoro? Se la risposta è Si, beh, allora prepara la presentazione. Se la risposta è No, riparti dal punto 5.

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La presentazione di un artwork è importante tanto quanto il lavoro stesso. Una buona presentazione metterà in luce ogni strada da te percorsa per la realizzazione finale ed avvalorerà le tue idee. Una presentazione debole invece aumenterà la possibilità di richiesta di modifiche, fidati!

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Sei arrivato alla fine: il lavoro è stato consegnato ed il cliente è soddisfatto, questa sarà la tua più grande pubblicità. Un cliente soddisfatto parlerà di te ai suoi colleghi / amici e ti permetterà di aumentare il tuo target.

 

Ognuno di noi ha un Post Scriptum, ecco il mio:

cerca sempre di essere educato ed umile anche quando il lavoro non viene accettato; non ti trovare a poche ore dalla consegna con il foglio vuoto e con la fretta di fare qualcosa tirato via, meglio essere onesti ed avvisare di un piccolo ritardo; non assecondare ogni critica che ti viene mossa, se pensi di aver ragione, prova a spiegare il tuo punto di vista ma non fare mai il terribile errore di credere di essere infallibile e soprattutto, ricordati che se fai un lavoro che ami, non dovrai lavorare neanche un minuto in vita tua.